Uno snellimento generale della burocrazia che permetterà di risparmiare fino a 48 milioni di euro l’anno e consentirà a Imprese e Consumatori di risolvere più facilmente le controversie giudiziarie transfrontaliere, perché le decisioni in materia civile e commerciale di dimensione transfrontaliera saranno esecutive in tutta l’Unione europea a partire da domani!
Annuncia Bruxelles in una nota: “Grazie alle nuove norme che si applicheranno da domani, le Imprese e i Consumatori potranno risolvere più facilmente le controversie giudiziarie di natura transfrontaliera – con un risparmio annuo previsto per l’UE fino a 48 milioni di euro. Le nuove norme aboliscono il lungo e oneroso procedimento, attualmente applicato 10.000 volte all’anno, per vedere le decisioni in materia civile e commerciale riconosciute in altri paesi dell’UE. Da domani, le decisioni aventi dimensione transfrontaliera saranno automaticamente esecutive in tutta l’Unione europea. I consumatori saranno inoltre più protetti quando effettuano acquisti da commercianti di paesi non appartenenti all’UE, e vi sarà maggiore certezza del diritto per le imprese operanti nell’Unione”.
Le nuove norme fanno seguito a un’inchiesta svolta nel 2010 da cui è emerso che quasi il 40% delle imprese sarebbe più incline a operare al di fuori del mercato nazionale se i procedimenti di composizione delle controversie all’estero fossero semplificati. Quali dunque i miglioramenti da domani? Prima di tutto, una decisione in materia civile e commerciale esecutiva in uno Stato membro dell’Unione lo sarà automaticamente ovunque nell’UE. In questo modo si abolisce una complicata procedura intermedia – che generalmente costa fra i 2 mila e i 3 mila euro ma può arrivare anche a 12.700 euro fra onorari degli avvocati, spese di traduzione e spese giudiziarie – che in gran parte dei casi rappresenta una formalità. In questo modo, spiega la Commissione, dal momento in cui una decisione viene emessa in uno Stato membro, il creditore potrà farla eseguire in qualunque altro Stato membro – il che significa che le imprese e i cittadini potranno recuperare il proprio denaro più rapidamente e facilmente e senza costi. In circostanze eccezionali i giudici potranno sempre bloccare l’esecuzione di una decisione, ad esempio se il tribunale dell’altro Stato membro viola il diritto a un giusto processo.
Altra semplificazione: consumatori e lavoratori dipendenti saranno più protetti nei casi di contenzioso con un Paese terzo. Spiega Bruxelles: “Finora, spesso, i consumatori non avevano la possibilità di esercitare i propri diritti quando acquistavano beni da un commerciante con sede in un paese terzo e operante in uno Stato membro dell’UE.
Le nuove norme prevedono che, in tutta l’Unione europea, in questi tipi di controversie, il consumatore potrà rivolgersi ai giudici dello Stato in cui risiede, senza dover ricorrere ai tribunali del paese terzo. Ai sensi delle nuove disposizioni, inoltre, un dipendente che lavora nell’UE potrà intentare un’azione legale contro il suo datore di lavoro stabilito in un paese terzo rivolgendosi ai giudici dello Stato membro in cui lavora abitualmente”.
Altro passo avanti: ci sarà maggiore certezza del diritto negli accordi relativi alla scelta del foro fra le imprese.