Nuova protesta delle guide turistiche abilitate (aderenti alle maggiori sigle sindacali e professionali di Categoria) contro il Decreto Ministeriale in via di approvazione. “Mentre viene permesso a guide europee prive di competenza specifica accertata di illustrare una parte consistente del patrimonio culturale e dell’identità italiana, creando un reale “dumping sociale” – si legge in una nota di Federagit-Confesercenti – alle guide turistiche abilitate in Italia (italiane e straniere) ed operanti da anni o decenni, viene richiesta una nuova certificazione delle competenze già acquisite che non possono essere sottoposte nuovamente ad accertamenti. Oltre a protestare con tutta l’energia e con tutti i mezzi possibili, le guide abilitate faranno migliaia di ricorsi”.
Parte degli elenchi dei “siti riservati” alle guide turistiche abilitate, stilati dalle Direzioni Regionali del MIBACT (e già previsti da una Sentenza della Corte di Giustizia Europea del 1991), siti che sono di competenza delle guide specializzate per gli ambiti di esercizio, sono gravemente e scandalosamente carenti.
Queste le richieste delle guide turistiche abilitate:
- che nessun altro esame venga richiesto alle guide già abilitate, per i siti che si trovano nell’ambito di abilitazione già conseguita;
- che si tenga conto, prima dell’approvazione del Decreto, del parere delle guide sugli elenchi dei siti riservati e dei flussi turistici;
- che il Governo rivendichi in Europa la specificità culturale italiana e l’unicità del suo immenso patrimonio culturale;
- che il Governo riconsideri l’interpretazione che è stata data del diritto europeo, basata su presupposti errati, come è stato riconosciuto da tutti gli schieramenti politici in Parlamento Italiano, mediante numerose dichiarazioni, e da autorevoli rappresentanti del Parlamento Europeo;
- che il Governo contrasti le indebite pressioni delle grandi multinazionali del turismo che vogliono la de-regolamentazione delle visite guidate, privando l’Italia di uno dei suoi beni più preziosi, oltre che dei relativi introiti, versamenti fiscali e contributi previdenziali;
- che si controlli l’effettiva temporaneità e la corretta applicazione delle “prestazioni temporanee” delle guide europee, come da Direttiva Europea Professioni;
- che si approvi in tempi brevi una nuova legge complessiva ed organica sulla professione di guida che riconosca la specifica qualificazione delle guide turistiche, al fine di salvaguardare un corretta illustrazione e valorizzazione del patrimonio culturale italiano e non vada oltre ciò che richiede il diritto europeo.